Ultimamente mi rendo conto di quante cose non dico o esprimo in un giorno, una settimana, mesi, insomma da sempre, o quasi.
Vorrei dirle liberamente alle persone direttamente interessate, ma visto che le palle non ce le ho neanche se mi fate un trapianto, lo scrivo qui, su internet, sperando che una di quelle persone un giorno veda questo post.
Come prima cosa, mi sono sempre sentita la causa del problema, no, di qualsiasi problema. Il primo è stato il divorzio dei miei, quindi mamma e papà, se state leggendo questo è per voi.
Mi ricordo benissimo che ero seduta nel pick-up di mio padre e stavo giocando al giochino del pesce, quello vecchio che c'era nei nokia, ma per sbaglio ero uscita quindi dovevo trovare il giochino di nuovo. Per sbaglio sono andata nei messaggi e, visto che sono sempre stata un tipo curioso, ho chiesto a mia mamma di leggermi cosa c'era scritto. Lei si è messa a piangere mi ha fatto entrare dentro alla macchina è entrata anche lei nel sedile davanti e quando mio padre ha iniziato a guidare ha iniziato a gridargli contro e PUF! un anno dopo lui va via di casa e dopo due anni divorziano.
Poi, alle medie ho fatto parte di un triangolo amoroso, o meglio io ero solo la ruota di scorta. Questo è per Susanna e Edoardo, premesso che non vi incolpo di nulla di ciò che è successo.
Era palese durante quegli anni che loro si piacevano, ma io ero sempre lì, pronta a separarli, a dire qualcosa a lei per ferirla o a lui per allontanarlo da lei. (Sì, sono davvero una stronza.)
Long story short, loro non si sono mai messi insieme e io che alla fine delle fiera, forse, una possibilità con lui l'ho avuta, non ho detto nulla e sono stata zitta. Non ho detto nulla, tutti quei discorsi che gli dovevo fare e le cose che gli volevo dire, tutto cancellato, blank, nada, nothing.
Scusate se sono una stronza senza palle.
Altre cose sono successe, anche troppe e scriverle mi aiuta solo a stare peggio.
Nessun commento:
Posta un commento